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I ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori hanno accesso sia a casa, sia a scuola alla rete web e a tutto quello che essa offre: internet, posta elettronica, social networks, blogs.
Sin dall’età preadolescenziale ragazzi e ragazze utilizzano in continuazione sistemi informatici per comunicare, conoscere e farsi conoscere, stringere amicizie, parlare di interessi comuni: musica, sport, spettacolo, … .
L’evoluzione informatica consente di sfruttare tutti i vantaggi e le opportunità che internet e le nuove tecnologie offrono, dando ai giovani la possibilità di accostarsi a informazioni, notizie e curiosità in tempo reale, rendendo possibile una comunicazione e un’interazione globale. Tuttavia un uso  non consapevole della rete presenta numerosi rischi, derivanti da un’eccessiva esposizione riconducibile allo scambio di informazioni che possono ledere la privacy degli adolescenti, ma anche quella delle persone a loro vicine o di terzi.

Non sempre Internet tutela la privacy: infatti si può navigare sotto altri nomi e/o pseudonimi e violare la vita altrui anche attraverso la diffusione di testi, immagini, video, audio, foto, magari montati ad arte, che danneggiano, a volte anche in modo grave, le persone. La cronaca e l’esperienza di numerosi ragazzi e ragazze hanno evidenziato questo aspetto, ed in particolare si è osservato che l’uso della rete attraverso social networks e blogs può sfociare nel fenomeno del cyberstalking.
Proprio in quest’ottica si intende realizzare un osservatorio, unico nel suo genere, denominato Open Eyes: safenet use: questo progetto pilota nasce in una realtà territoriale limitata (Milano e Provincia) e mira ad estendersi a tutto il territorio nazionale ed europeo.

Numerosi studi psico-sociali e criminologici hanno evidenziato, a livello internazionale, come condotte violente future siano già presenti in età (pre)adolescenziale. In un’ottica di intervento e prevenzione è dunque essenziale agire a livello istituzionale  e come ‘privato sociale’ fra gli studenti delle scuole primarie e secondarie.
Studi realizzati anche in Italia hanno rilevato come il fenomeno del cosiddetto ‘bullismo’ riguardi oltre il 20% dei ragazzi e delle ragazze. Si tratta di comportamenti di sopraffazione fisica e/o verbale, psicologica, reiterati nel tempo, commessi da un/a ragazzo/a (o gruppo di ragazzi, o ragazze) nei confronti di un altro ritenuto più debole, con l’intenzione di nuocere.
Chi subisce il bullismo spesso per paura delle ritorsioni o per vergogna non ne parla con nessuno, si sente in colpa, si chiude in se stesso, ha problemi di natura psicosomatica (mal di pancia, mal di testa, eruzioni cutanee) e in molti casi non vuole più andare a scuola, acuendo in tal modo il fenomeno della ‘dispersione scolastica’.

Città metropolitane come Milano e il suo Hinterland, con le loro problematicità legate anche alla crescente immigrazione, alle difficoltà di integrazione, al contrapporsi di culture ed estrazioni socio-culturali diverse, vedono nelle proprie scuole l’aumento di casi di bullismo, con conseguenze negative sia a livello dei singoli soggetti coinvolti, sia a livello della scuola e della cittadinanza in generale.

Devianza, bullismo e uso non conforme della rete web possono portare a nuovi comportamenti antisociali, subiti o agiti,  ancora poco studiati sia in Italia sia all’estero quanto a frequenza, ricadute sociali, culturali e giuridiche. In particolare si rende urgente la comprensione di un fenomeno, relativamente nuovo ma sempre più diffuso, anche se in Italia poco studiato e affrontato, chiamato cyberstalking: un insieme diatteggiamenti persecutori spesso attuati attraverso mail, sms, chat, blogs, social networks (ad es. Facebook, Twitter).
Lo stalking è un insieme di azioni persecutorie condotte in forma diretta o indiretta che si manifestano tramite messaggi, telefonate, inseguimenti, vere e proprie aggressioni fisiche e sessuali, pedinamenti che solitamente vengono messi in atto da ex partner, ma possono essere attuati anche da persone sconosciute o poco note.
Tutto ciò può avere ripercussioni non solo sui singoli studenti, ma anche sugli insegnanti, le  famiglie e la comunità in generale, condizionando negativamente il benessere degli adolescenti e la loro incolumità psico-fisica.


FINALITÀ E SCOPO DEL PROGETTO

L’uso della rete da parte delle giovani generazioni comporta anche l’emergere di nuove problematiche, fra queste il cyberstalking è un fenomeno relativamente nuovo, ma ancora poco conosciuto che si inserisce nel quadro generale dei casi di devianza.
Le finalità del progetto sono così riassumibili:

Si può quindi sintetizzare che lo scopo del progetto consiste nel costituire un osservatorio sull’uso e l’abuso della rete informatica, progettare interventi di informazione e prevenzione e sviluppare azioni capaci di contrastare i casi di cyberstalking giovanile.


OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI

 Lo studio, la ricerca, la prevenzione e il contrasto dei  casi di bullismo giovanile e del crescente inquietante fenomeno dello stalking, con particolare riferimento al cyberstalking, e le conseguenze che questo può comportare, fra cui danni sulla sfera psicofisica e sociale, costituiscono un passo fondamentale per promuovere i processi di socializzazione anche tramite la rete e possono contribuire efficacemente alla riduzione delle devianze, dei comportamenti antisociali e della  dispersione scolastica.
Gli obiettivi generali del progetto possono dunque essere individuati nel

Dalle azioni derivanti dal perseguimento degli obiettivi specifici ne conseguono i seguenti obiettivi specifici :


DESTINATARI, SERVIZI E ATTIVITÀ

Attraverso la rete, con servizi del territorio che a vario titolo operano direttamente o indirettamente con il mondo giovanile scolastico e di aggregazione (mondo sportivo, aggregazioni culturali giovanili),  Open Eyes: safenet use si propone di fornire  i seguenti servizi/attività:


RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI ATTUATORI

Il progetto è promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che ne supporta lo sviluppo e la diffusione tra i soggetti interessati.

L’associazione civica Chiamamilano cura la segreteria tecnico organizzativa e la gestione delle attività della sede operativa dell’osservatorio; si occupa della promozione, comunicazione e dell’attività di ufficio stampa; sviluppa i rapporti con gli enti locali e le eventuali attività formativo/informative rivolte a contesti extra scolastici.

Il Liceo Classico e Musicale Statale Bartolomeo Zucchi di Monza riveste un ruolo di coordinamento e fornisce, presso la sede operativa e la sede istituzionale dell’Istituto, i servizi di consulenza rivolti ai destinatari primari del progetto (studenti, genitori, docenti:), a scuole/assessorati all’istruzione ed ai servizi sociali degli enti locali. Si occupa inoltre della  raccolta  e trasmissione dei dati e segnalazioni, della somministrazione di questionari, strumenti e interventi di rilevazione. Coordina i gruppi di primo intervento, progetta e realizza gli interventi informativi/formativi e i protocolli fruibili da altre scuole.

Il  Dipartimento di Psicologia della Seconda Università di Napoli, coordinando l’attività in concerto con i partner, si occupa della  messa a punto del metodo di ricerca e della costruzione degli strumenti di raccolta dei dati sul fenomeno del cyberbullying e cyberstalking. Progetta gli interventi formativi  supervisionandone la fase di implementazione e realizza l’attività di formazione dei formatori. Svolge infine l’analisi ed elaborazione dei dati raccolti e la progettazione degli interventi informativi e delle comunicazioni rivolte ai destinatari