L’ITER DEL DIBATTITO IN CONGIGLIO COMUNALE

Il Piano di Governo del Territorio, strumento destinato a modificare dal punto di vista urbanistico buona parte della città, è stato approvato dal Consiglio Comunale alle 4 del mattino di Mercoledì 14 luglio, dopo 55 sedute, con 28 voti a favore e 20 contrari.

La discussione dei 1395 emendamenti presentati da maggioranza e opposizione (193 da Pdl e Lega, 650 presentati dai consiglieri Milly Moratti, Patrizia Quartieri e Giuseppe Landonio, circa 550 dal Pd) è stata interrotta dopo 33 sedute, il 31 marzo, per dar modo al Consiglio Comunale di discutere e approvare il Bilancio 2010 entro fine aprile, termine previsto dalla legge.

Il dibattito sul PGT è ripreso a metà maggio. Maggioranza e opposizione si sono riunite per due settimane attorno a un tavolo con l’obiettivo di trovare una mediazione quantomeno su alcuni aspetti legati soprattutto alle percentuali di verde negli Ambiti di trasformazione urbana e la quantità di housing sociale.

Le principali modifiche apportate nei sette mesi di discussione sono state: tre i milioni di metri cubi di cemento in meno rispetto a quelli previsti (ottenuti attraverso la riduzione degli indici edificatory); un milione di metri quadrati di verde in più; l’attribuzione del 35% del costruito ad abitazioni di housing sociale; la garanzia di mantenere le aree di Expo sostenibili da un punto di vista ambientale; il vincolo, per quel che riguarda il tunnel Rho-Linate, all’approvazione di un Piano per la Mobilità; il vincolo per le nuove costruzioni edilizie di mantenere un livello di ecosostenibilità minimo di classe elevata superiore a quello previsto dalla normativa regionale.

Ottenuto poi l'aumento delle superfici a verde a un milione e 300mila metri quadri, mentre sullo Scalo Farini si è deliberato l’incremento dal 50 al 65% della superficie a verde di parco compatto che andrà a costituire il nuovo “Central Park” della città.

Nonostante queste modifiche l’impianto stesso del PGT presenta ancora molte ambiguità (dall’attribuzione di indici edificatori virtuali ai terreni agricoli del parco sud al non meglio definito meccanismo della “perequazione”) e rischi (scomparsa delle destinazioni d’uso, densificazione urbanistica, devoluzione ai privati dei servizi, poca chiarezza sull’infrastutturazione delle aree che vedranno una crescita vertiginosa dei residenti), tali che l’opposizione ha mantenuto il proprio voto contrario sull’intero documento.

L’iter dei lavori, sempre caratterizzato dalle assenza della maggioranza in aula e che avrebbe dovuto terminare il 28 giugno, si è concluso con oltre 15 giorni di sforamento e 4 sedute fiume.

L’iter legis prevede ora che dopo l’approvazione in Consiglio Comunale ci vogliano altri 240 giorni per il via libera definitivo. A ottobre i cittadini potranno presentare le proprie osservazioni, mentre a gennaio tornerà in aula per la delibera definitiva.