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 notiziario 567 del 12-12-2013

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VIA VIA, VIENI VIA DI QUI
I dati del Rapporto Ismu sulle migrazioni: 68mila italiani emigrati nel 2012, in aumento anche gli stranieri che lasciano il Belpaese

C’è chi viene, ma c’è anche chi va: sempre di più, sia italiani che stranieri. E’ composita la fotografia che il XIX Rapporto sulle migrazioni elaborato dalla Fondazione Ismu riferisce quest’anno sulla base dei dati 2012: innanzitutto registra un aumento sui flussi d’immigrazione, poichè al 1° gennaio 2013 la popolazione straniera in Italia è stimata da Ismu in 4 milioni 900mila (regolari e non), con un aumento di 275mila unità (+6%) rispetto all’anno precedente in cui i presenti erano 4 milioni 625mila.
Tuttavia l’aumento è dovuto solo in parte a veri e propri flussi d’ingresso: infatti l’incremento è dovuto per più della metà a fattori interni, quali il saldo naturale (74 mila unità alimentate dalle 80mila nascite) e i recuperi censuari (72mila stranieri che non erano stati contabilizzati dal Censimento del 2011).
A sostegno del dato di un aumento solo apparente c’è quello sui nuovi permessi di soggiorno rilasciati per motivi di lavoro a soggetti extra-Ue, che durante il 2012 sono dimezzati rispetto al 2011 (67mila in totale).
Numeri che ancora una volta parlano della crisi in atto, e lo si evince sia dal comparto lavoro - nel 2012 i disoccupati stranieri sono 380mila, 72mila in più (+25%) rispetto al 2011; in particolare il più drastico calo di occupati stranieri si registra nell’industria e nell’edilizia: le assunzioni programmate nel 2012 si sono ridotte a un quarto rispetto a quelle del 2007, passando da 227.580 a 60.570, per oltre due terzi concentrate nei servizi e nel turismo – sia dai dati sull’emigrazione: sono sempre di più gli stranieri che lasciano l’Italia. In base alle revisioni censuarie dell’Istat, Ismu stima che nel 2011 siano circa 200mila gli stranieri che hanno spostato la loro residenza all’estero (nel 2010 la stima rivista dall’Istat ne indicava già più di 200mila), e non sono i soli: nel 2012 hanno lasciato il Paese ben 68mila italiani (erano 50mila nel 2011 e 40mila nel 2010). Destinazione? Germania per oltre 7mila, la Svizzera per oltre 6mila, il Regno Unito per quasi altrettanti, e Francia per più di 5mila.
Notevole il dato relativo alla Regione Lombardia, che dal 2007 in poi è diventata la regione ''capolista per numero di italiani emigrati verso l'estero'': dai meno di quattromila del 2002 si è passati ai 14mila nel 2012. Il catalogo è questo, dunque, a cui si può aggiungere, per approfondire, il dato sulla componente irregolare, stimata al 1° gennaio 2013 in 294mila unità (pari al 6% del totale delle presenze).
Parlano di crisi anche i dati sull’immigrazione interregionale: “Negli ultimi anni” ha dichiarato il presidente di Fondazione Ismu Vincenzo Cesareo di Fondazione Ismu “circa 27mila persone sono emigrate dalle regioni del Sud a quelle del Nord, e le proiezioni per il futuro parlano di 4 milioni di perdite”.
Una situazione complessiva che impone riflessioni sull’immediato futuro: in primis, per quanto riguarda la situazione italiana – “lo 'Ius soli' puro non è una soluzione adottabile, anche perchè sarebbe adottato solo in Italia” ha spiegato Cesareo in riferimento al dibattito su quale principio di base si debba regolare l'acquisto della cittadinanza italiana. “Servirebbe uno ius soli temperato con una tutela piena dei minori a prescindere dalla nazionalità, che però sarebbe attuabile già con le leggi presenti, e la possibilità di acquistare la cittadinanza solo durante l'adolescenza, ma solo se c’è frequenza scolastica in quanto la scuola da sempre è il luogo fondamentale dell'accoglienza e dell'integrazione".
In secondo luogo, ha continuato Cesareo, s’impone una riflessione sulla necessità di condividere una vera e propria politica dell’immigrazione a livello europeo.
In questo senso risulta molto importante l’appuntamento per il 2014 con Metropolis, il più importante forum mondiale dedicato ai temi delle migrazioni: si terrà a Milano, dal 3 al 7 Novembre prossimi, inquadrato nel contesto di Expo e organizzato da Fondazione Ismu, che in quell’occasione celebrerà anche i vent’anni di attività.

A.Pozzi
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